Europa Cantat 2012, qualcosa da sentire

Sotto due video dell’esecuzione all’EuropaCantat 2012 a Torino alla quale ho partecipato anch’io (Anto) come basso sul film muto La madre e la morte e altri film.Nonostante gli sforzi del direttore Loïc Pierre e del compositore Johnatan Rathbone (e la bellezza e “l’incastro” con le immagini della sua musica), il coro (trovatosi per la prima volta insieme per quattro mattinate in un atelier definito “per tutti” con musica di una certa complessità) non ha saputo/potuto far di meglio.

Pertanto, tollerate le asperità delle inquadrature e soprattutto dell’audio e concentratevi sull’insieme di storia e musica che meritano l’attenzione. Dato che può sfuggire qulcosa a causa dei problemi di ripresa: la storia narra di una madre alla quale muore un bimbo; grazie a una fattucchiera va nel regno dei morti dove le mostrano che suo figlio sarebbe stato una personaccia! In tal caso, “dona eis requiem”. Soggetti strani negli anni ’20, qualche riflessione ne consegue… Due video:

Altro video, con la parte per coro molto ridotta, la comica Robinet si innamora di una chanteuse sempre dallo stesso concerto:

Sempre EuCantat 2012 (live), questi invece per rifarsi le orecchie, il Coro Giovanile It che canta un classico ormai di Whitacre, l’Estonian Male Choir una composizione di G. Bonato in prima esecuzione “Signum magnum” (una voce alla fine della registrazione “live”, chiede che suono è mai, sono bicchieri intonati con l’acqua…) e il gruppo belga Witloof bay (amplificati, in piazza con vari rumori di pubblico) che fa pop, qui con un motivo tradizionale:

Altra registrazione live (le ragazze ungheresi del Magnificat Youth Choir, dir. Szebelledi) che eseguono un brano in premiére Gloria Kajoniensis di L. Gÿongÿosi. Una delle energie corali più forti e compatte che ho sentito, una sorta di furia composta. Che fossero brave si sapeva, ma va ascoltato (in due parti, con due violini e percussioni).

One thought to “Europa Cantat 2012, qualcosa da sentire”

  1. evocativo, curata l’ingresso e la chiusura della traccia, che ne sò
    da provare anche noi come riscaldamento.

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